Segreti delle Fortificazioni: Moiola e Valloriate
Partenza: Colle di Valloriate, Valloriate (CN)
Storia: lo sbarramento di Moiola faceva parte del III Sistema Difensivo della Valle Stura. Venne realizzato negli anni che vanno dal 1940 al 1942 ed avrebbe dovuto essere costituito da 24 Opere Tipo 15000, ovvero Opere realizzate secondo le prescrizioni della Circolare 15000, emanata il 31 dicembre del 1939.
Vennero iniziate, invece, soltanto 10 Opere e non furono mai installati armamenti.
Per evitare l’aggiramento del Caposaldo attraverso il Colle di Valloriate, presso il medesimo vennero inoltre iniziate due Opere Tipo 15000 medie: l’Opera 8 e l’Opera 9 i cui lavori vennero sospesi nel 1942.
Oggi, si riparte alla scoperta di alcune delle opere dello Sbarramento di Moiola, in particolare dell’Opera 5, 8 e 9.
Siccome le Opere 8 e 9 si trovano in zona Valloriate, superato l’abitato di Moiola, svoltiamo, arrivando da Cuneo, verso destra in direzione Valloriate e raggiungiamo l’omonimo Colle a 1287 mt.
In realtà si trova a 5 minuti, scendendo dal Colle, sulla sinistra. Ne intravediamo soltanto la cupola tra varie piante. Abbandoniamo quindi il sentiero principale e ci dirigiamo verso il blocco che si trova leggermente più in basso.
Entriamo dal malloppo incompleto e scorgiamo il vano del gruppo elettrogeno, il cunicolo armato, le tre latrine, il ricovero ed altri vari locali. Attraverso un corridoio che successivamente si divide in due perveniamo ad un accesso chiuso. Dall’altro lato invece è presente un uscita, che è in parte invasa dalla terra franata dall’alto. Ripercorriamo a ritroso il percorso, notando nella parte finale, a sinistra, un locale in cui è presente una fossa, pare della riserva del carburante. Successivamente usciamo dall’Opera.
Raggiungiamo nuovamente il Colle di Valloriate e questa volta proseguiamo in direzione Sapè Soprano e Airale. Dopo, a dir tanto uno o due minuti di cammino, scorgiamo sulla nostra destra, in mezzo alla fitta vegetazione qualcosa: si tratta dell’Opera 9.
Proseguiamo ed al fondo del corridoio ci appare un’uscita.
Lasciamo l’auto su un piccolo spiazzo a bordo strada e ci arrampichiamo tra i rovi. Entriamo da un piccolo buco. Facciamo una rampa di scale ed altri animaletti ci attendono: un piccolo pipistrello ed il ragno grillo. Vediamo la caponiera, le latrine equipaggiate con tazza alla turca, come nelle altre due precedenti opere, ed i lavatoi. Proseguiamo salendo altre scale e raggiungiamo per mezzo di un corridoio alcuni locali di servizio ed al ricovero truppa, il quale è munito di scanalature sul muro che avrebbero dovuto servire ad installare le discese delle tubazioni e le bocchette per la distribuzione dell’aria. Proseguiamo la nostra salita al secondo livello dell’Opera e perveniamo così al malloppo mortai dotato di parete di separazione tra le due postazioni. Ed ecco ora la scala elicoidale o a chiocciola, di cui avevo sentito parlare, che ci permette di raggiungere l’osservatorio al livello 6.
Noi ovviamente non badiamo a quanto vediamo e proseguiamo la nostra visita fino ad arrivare ad una caponiera a singola postazione ed ad un’altra postazione per mitragliatrice.
Più avanti, usciamo dall’opera nei pressi dalla casermetta e di alcune baracche avvolte praticamente dalla vegetazione.
A presto!